Mi sono appena fatto una bella scorpacciata da VILMO'S
a base di bobberazzi da paura,preparati con cura,cultura e con moderne
frattaglie S&S da R.L. .
Beh il nostro chef sudista giustamente non si fa' troppe menate,
bada al sodo e al risultato e fa ampio uso dei migliori ingredienti aftermarket moderni:
Sifton per le camme,volani che arrivano freschi dai pascoli di Viola, un kilo abbondante di ingranaggi
Andrews,il tutto guarnito da un bel magneto Morris.
Ma l' OTTANTOTTO ALLA TEXANA e' una ricetta molto antica,
forse addirittura la prima,
pensata per soddisfare la fame di performance e adrenalina dei nostri nonni bikeroni.
Come tutte le ricette dei nonni era tutta roba semplice e Genuine:
come base si parte da un bel twin a valvole in testa,Pan o Knuck vanno bene uguale,
poi un bell'imbiellaggio stagionato da Flatheaddone 80c.u. corsa lunga e
senza toccare l'alesaggio la cilindrata lievitava naturalmente a quota 88.
Niente rettifica,bastava poi rovistare nella dispensa della casa per trovare i pistoni
delle varie serie "H",le camme "police" piu' croccanti e ,per i piu' golosi, era sufficiente abbondare
con i carburatori.
In questo caso ci sono due Linkert,ma non era raro trovare delle varianti condite con una
coppia di Amal a vaschette separate,con camme rifatte in casa e spinterogeni rubati alle auto...
Quello in foto e' stato preparato proprio cosi': OLD FASHIONED
e penso sia l'unico che gira in Europa e come gira...
Salta fuori dalla taverna dei PECCATORI
(fratelli di Ettore e Alberto) cucinato alla svedese,
ma senza il retrogusto d'aringa !
martedì 23 novembre 2010
domenica 21 novembre 2010
giovedì 11 novembre 2010
...SOSIA ?
Guardate cos'ha scovato il mio amico Robiflinstone!
...sara' il gene del chopperista......
GRAZIE ROB
...sara' il gene del chopperista......
GRAZIE ROB
martedì 9 novembre 2010
venerdì 22 ottobre 2010
DAVID & NORMAN
Gironzolando,
ho pescato su MC art questo incredibile disegno di David Mann,
che non conoscevo.
Il gioco di illusioni,mi ha fatto immediatamente pensare al triplo autoritratto
di Norman Rockwell.
Per chi non lo conoscesse Rockwell e' uno dei piu' grandi illustratori del '900,
capace di rappresentare,attraverso 40 anni di copertine del "Post",la realta' quotidiana U.S.A.
come nessun altro.
Quello che mi affascina ,tanto nei disegni di N.R.che in quelli di Mann,
e' quanto sia difficile capire se sia la realta' ad ispirare l'illustrazione,
o viceversa.
Per entrambi la mania per i dettagli e lo studio dei soggetti,
ha portato ad un gioco di specchi i cui ormai sono i bikeroni a costruire le moto alla "David Mann"
e le famigliole americane fanno di tutto per organizzare perfette cene del Ringraziamento alla
"Norman Rockwell".
Pare addirittura ,che proprio esaperando le proporzioni delle moto nei primi disegni
fatti per il Roth Studio nei tardi '60, il vecchio Dave abbia contribuito non poco ad incementare la voglia di allungare manubri e forcelle.
Beh illusioni o meno,
qui il vecchio volpone s'e' superato:
telaio monotrave VL modificato,doppio magneto,
comandi centrali,tourn out alti a prova di piega e la pinza P.M.
che mi toglie il sonno !
Chi e' il mio chopper builder di fiducia ?
...non ho dubbi : DAVID FUCK'N MANN !
martedì 12 ottobre 2010
PERIOD PERFECT
is the new FAT TIRE.
E'si,ormai e' un dato di fatto,se 'un c'hai la Bates
non ti caca nessuno e gli stessi che sbavavano per il 230 x 15",
adesso si vantano dei loro culi secchi da 4"x 18" .
Facile adesso che i chopperini sono tornati sulle copertine di tutte
le riviste,bastano due sere sul computer e uno si scarica le istruzioni
per montare i pezzi giusti al posto giusto e se vuole se li compra pure!
Ma non e'sempre andata proprio cosi'.
Fino solo a pochi anni fa' una moto come questa non la trovavi facilmente
nei soliti biker spot,nemmeno se gironzolavi in California .
Niente nei bar lungo la costa ,affollati di chopperoni fatti in serie, e nemmeno
l'ombra di un ferro come si deve ai vari radunetti,popolati di weekend warriors bandanati.
Per trovare un mezzo cosi' toccava andare a cercare in qualche garagino fuorimano o
vicino allo studio di qualche tatuatore.
Quando ho visto per la prima volta Steve Uhl e il suo Panhead,
erano parcheggiati in un angolo del Bob's Big Boy di Burbank e non se li inculava nessuno.
Il venerdi sera al Bob's da 40 anni e' un appuntamento imperdibile se sei appassionato di macchine
e vivi dalle parti di Los Angeles.
Ma quella sera,la sua, era l'unica moto presente.
Forse per questo inizio'
a parlarmi con entusiamo di come aveva appena rimontato la sua moto
dopo un brutto incidente,verniciandola a bomboletta in fretta e furia per partire per Sturgis.
Il giretto da Bob's era la scusa per provare il pignone da 25 e il pedale bates della frizione
appena montato.
Sapeva il fatto suo,
mi racconto' di come,negli anni, avesse affinato la sua moto,
cercando solo
di usare parti originali costruite prima del '69,ma senza troppe paranoie.
Mi spiegava che non si era preoccupato ad usare le solite frttaglie S&S
o qualche trucchetto piu' moderno,
accorgimenti necessari per uno che con il proprio rigido ci va al lavoro,in vacanza
e pure a fare la spesa...
Allora si era quasi giustificato per la verniciatura non all'altezza della situazione,
tanto che poi l'abbiamo rivisto sulla copertina di GKM
di un paio d'anni fa',con una "correttissima" livrea integrale verde e scallops tono su tono,
ma a me mi garbava piu' cosi':
nera e ignorante.
(fortuna che quello stesso agosto la fotografo' Flyn'Dutchman x Big Twin)
Beh,l'ultima volta che sono stato da Bob's di moto ce ne saranno state un centinaio,
e i chopper "ol School" ci sono anche alla sagra della zuppa.
Al solito c'e' ci le mode le anticipa e chi le segue,
ma chi insegue mangia la polvere !
E'si,ormai e' un dato di fatto,se 'un c'hai la Bates
non ti caca nessuno e gli stessi che sbavavano per il 230 x 15",
adesso si vantano dei loro culi secchi da 4"x 18" .
Facile adesso che i chopperini sono tornati sulle copertine di tutte
le riviste,bastano due sere sul computer e uno si scarica le istruzioni
per montare i pezzi giusti al posto giusto e se vuole se li compra pure!
Ma non e'sempre andata proprio cosi'.
Fino solo a pochi anni fa' una moto come questa non la trovavi facilmente
nei soliti biker spot,nemmeno se gironzolavi in California .
Niente nei bar lungo la costa ,affollati di chopperoni fatti in serie, e nemmeno
l'ombra di un ferro come si deve ai vari radunetti,popolati di weekend warriors bandanati.
Per trovare un mezzo cosi' toccava andare a cercare in qualche garagino fuorimano o
vicino allo studio di qualche tatuatore.
Quando ho visto per la prima volta Steve Uhl e il suo Panhead,
erano parcheggiati in un angolo del Bob's Big Boy di Burbank e non se li inculava nessuno.
Il venerdi sera al Bob's da 40 anni e' un appuntamento imperdibile se sei appassionato di macchine
e vivi dalle parti di Los Angeles.
Ma quella sera,la sua, era l'unica moto presente.
Forse per questo inizio'
a parlarmi con entusiamo di come aveva appena rimontato la sua moto
dopo un brutto incidente,verniciandola a bomboletta in fretta e furia per partire per Sturgis.
Il giretto da Bob's era la scusa per provare il pignone da 25 e il pedale bates della frizione
appena montato.
Sapeva il fatto suo,
mi racconto' di come,negli anni, avesse affinato la sua moto,
cercando solo
di usare parti originali costruite prima del '69,ma senza troppe paranoie.
Mi spiegava che non si era preoccupato ad usare le solite frttaglie S&S
o qualche trucchetto piu' moderno,
accorgimenti necessari per uno che con il proprio rigido ci va al lavoro,in vacanza
e pure a fare la spesa...
Allora si era quasi giustificato per la verniciatura non all'altezza della situazione,
tanto che poi l'abbiamo rivisto sulla copertina di GKM
di un paio d'anni fa',con una "correttissima" livrea integrale verde e scallops tono su tono,
ma a me mi garbava piu' cosi':
nera e ignorante.
(fortuna che quello stesso agosto la fotografo' Flyn'Dutchman x Big Twin)
Beh,l'ultima volta che sono stato da Bob's di moto ce ne saranno state un centinaio,
e i chopper "ol School" ci sono anche alla sagra della zuppa.
Al solito c'e' ci le mode le anticipa e chi le segue,
ma chi insegue mangia la polvere !
lunedì 11 ottobre 2010
Stay Sweet As You Are!
Gia' un bloggavo una sega prima,
figuratevi adesso che la Bene mi ha sequestrato il computer per il suo Blog di dolci e dintorni...

Roba da femmine!
figuratevi adesso che la Bene mi ha sequestrato il computer per il suo Blog di dolci e dintorni...

Roba da femmine!
martedì 5 ottobre 2010
MAGS & FLAMES




Affilate come un serramanico e cazzute come un cannemozze.
Tamarre quanto basta,sono il mezzo giusto per seminare un po'
di panico...
Cerchi in lega per saltare sui marciapiedi e fiammazze
per fare il bullo fuori dal pub.
Spero nel ritorno di questi chopper fieri
che curvano e frenano come ogni moto dovrebbe fare,
che si possono ancora costruire spendendo il
giusto,modificando fx shovel,dyna evo o sporty
senza manco tante menate di misure & documenti.
RIDE FAST,RIDE PROUD !
mercoledì 29 settembre 2010
come sempre...
mercoledì 15 settembre 2010
"hey,ma te l'ho mai raccontata...

...la storia di questo Sportster?"
"quale ?"
"quello con sopra Vanni Blegi,quello del libro!"
"dai dimmi ..."
"e' si,ma e' un po' lunga
e sto chiudendo la rivista,son qui che lavoro da
stamani all'alba"
"son nella merda anch'io c'ho il negozio pieno di gente,ci sentiamo con calma,
ma mi raccomando lo sai che mi piacciono ste'storie.."
"ok ci sentiamo in un altro momento,ma...
"...ma ?"
...ma lo sai che l'aveva fatta Von Dutch?"
"come?!?"
"si,
c'era quest'ingegnere di Milano,
che negli anni 60
lavorava in California,
che girava con uno Sportster.
Gli amici di allora
lo convisero a fare un'paio di modifiche
e lo accompgnarono nel garage di un tipo mezzo matto.
Pare che lavorasse nudo,
coperto solo dal grembiulone da maniscalco..."
"...non ci credo.."
"e' si',era proprio Von Dutch!
il bello e' che l'ingegnere non
sapeve neanche' come si chiamasse,
ma la moto gli piaceva,gli ricordava i suoi anni in America e
decise di portarsela a casa..."
"e la Numero Uno ?"
"beh,ovviamente la moto,ferma da un po', aveva bisogno di un po'
di cure,
cosi'per un po'rimase in via Niccolini.
Poi c'era stata una mezz'idea di riportarla originale,
meno male che nel frattempo Von Dutch era finito in copertina
su qualche rivista.Sai la foto,quella famosa,con il flauto e i pennelli
nelle orecchie ?"
"che culo! e poi?"
"...e poi,e poi chi lo sa? La moto deve esserci sempre;
dimenticata in qualche cantina
vai a sapere..."
Le telefonate con il Geppe,
partono sempre cosi',sembra che ci si debba salutare in 2 minuti e
invece ne passano minimo 35.
In sottofondo telefoni
che squillano in continuazione,
postit che si accumulano
sulla scrivania
e l'ansia di almeno un paio di persone che mi puntano tipo avvoltoi,
ma io,a farmi raccontare certe storie, ci starei tutto il giorno.
Ormai sono senza speranze,
un tossico che ha bisogno di parlare di moto 24 ore su 24....
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